La Sea Watch si è resa protagonista di un salvataggio di 52 migranti nel Mediterraneo. La nave attende l’indicazione di un porto sicuro.
ROMA – Nuovo salvataggio nel Mediterraneo. Protagonista, come sempre, la Sea Watch che nella mattinata di mercoledì 12 giugno 2019 ha soccorso un’imbarcazione in difficoltà con 52 migranti a bordo. L’operazione è avvenuta al largo della Libia dopo il mancato intervento da parte della Guardia Costiera locale.
La ONG si è messa subito in viaggio in attesa di un porto sicuro. Possibile un nuovo braccio di ferro con l’Italia visto che non c’è nessuna intenzione da parte di Matteo Salvini di aprire i porti. La Sea Watch resta in attesa di sapere dove far sbarcare i migranti salvati nel Mediterraneo.
Migranti, l’allarme delle organizzazioni umanitarie: oltre mille morti in un anno
Il salvataggio dei migranti è avvenuto nel giorno del nuovo rapporto di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee. Sono 1.151 le persone morte in un anno nel Mediterraneo. E sono passati proprio 365 giorni dalla ‘chiusura dei porti’ da parte del Governo italiano.
Un numero – fanno sapere le organizzazioni umanitarie – che sembra destinato ad aumentare. I viaggi, infatti, sono sempre di più a differenza delle imbarcazioni che diminuiscono. “Le navi commerciali, e addirittura quelle militari – sottolineano le associazioni – sono sempre più riluttanti nel soccorrere le persone in pericolo a causa dell’alto rischio di essere bloccate in mare e di vedersi negato lo sbarco in un porto sicuro. Per le navi mercantili che effettuano il salvataggio, in particolare, diventa estremamente complicato rimanere bloccati o essere costretti a dover riportare le persone in Libia, in contrasto con il diritto internazionale“.
Un chiaro messaggio a tutti i governi che negli ultimi mesi hanno deciso di attuare una politica dura contro la migrazione, chiudendo i porti e sequestrando le ONG.
Di seguito il tweet con il salvataggio della Sea Watch